I miei parenti di Massafra non vorrebbero lasciarmi andare. Troppo lungo è il viaggio, troppo pericoloso. Ma devo andare; la meta, sempre partire. Nei giorni scorsi ho sentito i ragazzi che ho conosciuto sul treno a Pescara. Faremo una staffetta lungo tutto il Salento: mi accompagneranno fino al traghetto di Brindisi. Quanta magia c’è nel viaggiare in bicicletta! La prima tappa è Alberobello, patria mondiale dei Trulli; quelle costruzioni a forma di cupola (dal greco antico τροῦλλος trûllos) realizzate in pietra a secco, tradizionali della Puglia centro-meridionale. Mi aspetta Giorgia con la sua bella bicicletta: un sorriso contagioso e tanto buon umore. Mi porta in giro per la sua città e insieme pedaliamo nella campagna barese verso Martina Franca. Pedalare con lei è magia pura, si vola come l’extraterrestre E.T. verso la luna. Presto, troppo presto arriviamo a Martina Franca dove incontriamo Antonio. Questi ragazzi sono semplicemente meravigliosi; con Antonio e Giorgia pedaliamo tra i vicoli della città. Pranziamo con panini farciti con prodotti tipici pugliesi, lontani dal vociare scomposto delle orde del turismo che va veloce. Mi accompagnano per un altro pezzo di strada verso San Vito dei Normanni; mitici Normanni che arrivarono all’indomani dell’anno Mille dal nord della Francia e soppiantarono le precedenti potenze locali presenti a sud dello Stivale (Bizantini, Longobardi, Arabi). Per l’ultima parte del viaggio mi aspetta Vincenza. Un’altra botta di energia si para davanti; quanta voglia c’è in lei di spaccare il mondo su due ruote! Lascio la mia bella Italia nel miglior modo possibile: ho energia a sufficienza per fare il giro del mondo più e più volte.